Parlamento Regionale degli Studenti – Progetto 2006-2007

Il Parlamento Regionale degli Studenti, ormai al suo sesto anno di attività, sta avviandosi a diventare una vera e propria istituzione. Ogni anno 60 studenti delle scuole superiori della Toscana vivono un’esperienza di educazione alla democrazia.
Dopo l’evidente fallimento dell’educazione civica e del criterio di aggiuntività delle cosiddette “educazioni” al curricolo scolastico, il PRS_T si presenta come un vero laboratorio di democrazia, per costruire e consolidare quei saperi di cittadinanza che sono compiti nuovi e difficili richiesti alla scuola, ma indispensabili per garantire il pieno esercizio dei diritti nella vita di tutti i giorni. Indispensabili per formare cives e non clientes, per rendere questa nostra società sempre più civile. E poi, Zagrebelsky insegna, la democrazia è lenta e faticosa e, quando è affermata, non riproduce se stessa, ma apatia politica.
Ecco quindi l’occasione di un’esperienza, complessa e affascinante, per passare dalle dichiarazioni di principio ai fatti.
I contenuti affrontati ogni anno, riguardano temi connessi alla pace e ai diritti civili e sfociano sempre in un’azione concreta: l’anno scorso la stesura di una petizione per l’Europa consegnata al Presidente del Parlamento Europeo, quest’anno una raccolta di fondi per la realizzazione di alcuni progetti in Africa.
Il PRS_T ha inteso così sviluppare il tema del volontariato – “La nostra Africa, scuola, volontariato, cooperazione internazionale” – scelto come tema della Festa della Toscana, facendo riferimento all’Africa sub-sahariana.
Nelle scuole, stimolate a svolgere questo lavoro, ha assunto particolari significati:

  • promuovere la conoscenza della situazione africana, attraverso incontri con esperti ed eventi culturali;
  • far conoscere la realtà degli interventi della società toscana a favore dei popoli africani (sono circa 800 i soggetti impegnati a diverso titolo in progetti di solidarietà con l’Africa);
  • promuovere una concreta esperienza di solidarietà con una comunità locale africana, finalizzandola al sostegno di un progetto particolarmente significativo.

Dopo le elezioni di primo grado, che consentono di scegliere due grandi elettori per ogni istituto aderente all’iniziativa, si sono svolte le elezioni di secondo grado su base provinciale.
In novembre si è tenuto, un seminario residenziale di informazione/formazione per i neoeletti ed è iniziata l’elaborazione dei due documenti da discutere durante la seduta di insediamento del PRS_T nel corso della Festa della Toscana. Il primo si è concretizzato in una Risoluzione, il secondo in un Appello per l’Africa. Sono state anche decise le commissioni connesse allo sviluppo del tema.
Un gruppo di lavoro composto dagli insegnanti referenti e coordinato dall’I.R.R.E. Toscana, ha iniziato un percorso per studiare le integrazioni curricolari dei temi proposti.
Il 29 novembre 2006 è avvenuto l’insediamento ufficiale: sono stati eletti il Presidente (per la prima volta una donna) e l’ufficio di Presidenza.
Nel mese di dicembre, gli studenti parlamentari, accompagnati dai Professori referenti e dal Gruppo misto di lavoro (Vice Presidenza del Consiglio Regionale, U.S.R. e I.R.R.E.) hanno effettuato un viaggio di studio a Roma per incontrare rappresentanti della FAO che si occupano dei rapporti con l’Africa, per approfondire la conoscenza del tema e iniziare a ipotizzare eventuali sviluppi operativi.
Sono cominciati così i primi lavori di approfondimento delle commissioni per la scelta dei progetti da adottare.
Il C.N.V. (Centro Nazionale Volontariato) ha affiancato gli studenti parlamentari fornendo il suo contributo per la realizzazione delle azioni, attraverso la presenza di rappresentanti di quattro Associazioni con cui hanno scelto di collaborare le Commissioni parlamentari.

COMMISSIONI del PRS_T ASSOCIAZIONI di volontariato  PROGETTI adottati
n° 1 PRATO-PISTOIA-FIRENZE AMREF KENYA, Breaking the circle, costruzione di un pozzo o di una cisterna per l’acqua piovana in una scuola del distretto.
n° 2 PISA-LIVORNO-GROSSETO MOVIMENTO SHALOM BURKINA FASO, Sostegno agli studenti africani per la loro formazione in corsi professionali agronomici e turistici mediante borsa di studio.
n° 3 SIENA-AREZZO UCODEP SUD AFRICA, Costituzione di  orti comunitari per la coltivazione di prodotti agricoli sufficienti per il fabbisogno di 48 famiglie per un totale di circa 200 – 300 persone in condizioni di estrema povertà o orfani.
n° 4 LUCCA-MASSA Amani Nyayo ONLUS RWANDA, Crescere la speranza, programmi di lotta all’ HIV e alla malnutrizione infantile.

Attualmente gli studenti parlamentari sono impegnati nelle azioni di sensibilizzazione all’interno delle scuole sul tema dell’Africa , seguiranno gli eventi provinciali che porteranno alla raccolta dei fondi necessari alla realizzazione dei progetti.
Il Parlamento Regionale degli studenti, diventa quindi un’esperienza concreta per poter assumere un ruolo propositivo e partecipe nella società toscana, un fare consapevole finalizzato alla sua crescita in direzione dell’Europa e della mondialità, un altro passo per la formazione di quel cittadino planetario di cui parlava Padre Ernesto Balducci.
L’educazione ha quindi il compito di preparare il terreno per far germogliare questo tipo di cittadini.
Spesso sentiamo dire che i giovani non si interessano di politica con l’intenzione di sottolineare la loro scarsa partecipazione alla vita politica del momento. Credo che la caratteristica idealistica, propria della gioventù, porti a considerare negativamente la politica intesa come modo di comportarsi astuto e strumentale, spinto dall’ambizione e dal profitto, e a ritenere la politica, intesa come pratica di governo, un mondo molto lontano dal loro. Per cui prevalgono passività e disinteresse o comunque si diffonde la delega della politica a una sfera separata, che ha provocato un progressivo allontanamento di troppe persone dalle istituzioni.
Molti giovani però sentono comunque l’etica dell’impegno e si dedicano a molte attività che potremmo definire come forme diverse del tradizionale concetto: organizzano manifestazioni di protesta, raccolgono firme, presentano petizioni, partecipano a numerose forme di volontariato.
Coinvolgere giovani altrimenti lontani dalla politica è come aprire una breccia nel muro che tradizionalmente separa politici e gente comune.