Certaldo 15.05.11
Alle socie, ai collaboratori e a tutti gli amici dell’Associazione Griselda

Carissime e carissimi,
è con il cuore in mano che vi comunico l’intenzione di chiudere l’Associazione “Griselda”. Sapete quanta passione ho messo nella sua ideazione e conduzione in questi 12 anni e adesso non sono più in grado di garantire un lavoro così impegnativo.

I motivi sono personali: la nascita di Alessandro è stata un evento magnifico e destabilizzante del precario equilibrio in cui avevo organizzato la mia vita. Adesso sento il bisogno di famiglia, di affetti intimi, di mettere a disposizione dei miei cari quel poco di cultura che ho accumulato negli anni. Vorrei che il mio bambino crescesse con una nonna più presente di quanto sia stata con sua madre. E sarà una scommessa cercare di applicare ciò che ho affermato nei miei libri. Ma sono pressanti anche i motivi professionali: ho necessità di raccogliere i miei scritti più sistematicamente: alla mia veneranda età forse è il tempo che cerchi di dare ordine al mio lavoro nella speranza che possa essere utile a qualcuno.

Ho provato a portare avanti tutto lo stesso, ma per la prima volta nella mia vita mi sono trovata inadempiente agli impegni presi: tre libri sono in attesa di pubblicazione da tempo e devo dedicarmi seriamente a quelli. Anche perché uno riguarda un argomento che mi sta particolarmente a cuore. Probabilmente molti di voi non sanno che da 5 anni portiamo avanti un progetto per pazienti psichici attraverso la terapia della scrittura: iniziato in modo sperimentale e pensato insieme al primario di neuropsichiatria della Usl n. 11 Vincenza Quattrocchi, carissima amica, si è potenziato negli anni offrendoci risultati inaspettati e tutto ciò nelle strutture di Empoli e di Certaldo. Vedrò come poterlo far continuare da qualcun altro con le competenze giuste.

Non so se quel che abbiamo realizzato abbia avuto importanza per voi, spero di sì, molti sono stati i progetti, i libri e gli eventi con buon esito; quando siete venuti a Certaldo e a Firenze, anche da lontano, abbiamo cercato di offrire cultura, serenità e amicizia.
Non vorrei che Griseldascrittura morisse per lenta asfissia, la scelta sarà quella, comunque dolorosa, di chiuderla dignitosamente nel suo momento più bello, dopo tanti riconoscimenti avuti dalle istituzioni che ci hanno sorretto e soprattutto da voi. I motivi infatti non sono finanziari, peraltro legittimi in questo momento, perché la fiducia che tutti ci hanno dimostrato continua.

In questi anni abbiamo sostenuto, attraverso azioni diversificate e iniziative specifiche, le donne che sono venute da noi, nel loro  faticoso percorso di autorealizzazione personale, professionale e di riconoscimento sociale, in piena sintonia con le caratteristiche del nostro territorio e delle sue tradizioni culturali. Spero ne abbiano fatto tesoro. A me hanno dato tanto. Abbiamo accolto gli uomini che ci hanno seguito con stima e affetto, facendo capire che nessuna di noi è contro, ma non vogliamo più essere soltanto accanto. Vogliamo stare insieme, mettendo a disposizione di tutti le nostre idee, i nostri particolari punti di vista, la nostra dignità, professionalità e creatività.

Il nostro ultimo atto sarà la pubblicazione dell’ultimo libro delle collane che ebbero inizio 10 anni fa e sarà dedicato a voi, alla passione per la scrittura e per la lettura. Niente tema fisso quindi, ma aspetto una cartella in prosa o in poesia, a vostra scelta. Mandate quindi (entro e non oltre l’8 di giugno) un vostro scritto, magari confezionato secondo l’esperienza che avete vissuto in occasione della partecipazione a Griseldascrittura, ad Aglaia Viviani (aglaia.viviani@istruzione.it), preziosa collaboratrice per molti anni e segnatevi un appuntamento: il 27 agosto alle ore 18 chi vorrà partecipare avrà a disposizione un microfono fino a notte, per trasmette il suo saluto nelle forme della sua specifica espressività: scrittura, arte, musica, spettacolo… e riceverà il libro come ricordo della grande fiaba che insieme abbiamo scritto dal 2000 a oggi.

E come tutte le fiabe che si rispettino: vissero felici e contenti per il resto della loro vita!

Io ci sarò sempre per quel che posso, quando lo vorrete,
con stima e amicizia
Sandra Landi