Per l’estate del 1996 scegliamo le Ande: il Perù e la Bolivia. Attratti dall’universo degli Inca e degli altri imperi che li precedettero, abbiamo ammirato queste civiltà, le loro opere d’arte e le loro grandiose realizzazioni. La mitologia dei mondi scomparsi, dei continenti inghiottiti dal mare o degli dei venuti dallo spazio ci ha spinto su improbabili aerei per poter vedere dall’alto le “linee” di Nasca, poi sul Machu Picchiu, sul lago Titicaca e sul Rio delle Amazzoni. Giunti a La Paz ci siamo aggiunti alla protesta delle mogli dei minatori delle miniere di stagno, poi via per Cochabamba, Oruro, Sucre, Potosì e Santa Cruz…