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Forse ci siamo incontrati in altri spazi e in altri tempi, comunque la nostra collaborazione concreta, è iniziata per l’inaugurazione del Museo Ideale Leonardo Da Vinci, che Alessandro Vezzosi insieme ad Agnese Sabato, ha progettato e realizzato a Vinci.
Era uscito il mio Quaderno di Quintilio con il Quaderno dell’insegnante dove avevo affrontato i problemi della museografia didattica nella cultura popolare, coniando la metafora del museo astronave.
Alessandro in quel momento aveva lanciato il concetto del pensiero attivo che mi aveva affascinato.
Il Museo Astronave” – convegno multimediale organizzato dall’Associazione e dal Museo Ideale Leonardo Da Vinci 27 novembre 1993, per i “Pensieri attivi del Museo Ideale”, con introduzione di Pietro Clemente e Sandra Landi, Vinci, Biblioteca Leonardiana.
Interventi e segnalazioni di Roberto Barzanti, Omar Calabrese, Lapo Binazzi, Riccardo Dalisi, Alessandro Mendini, Giorgio De Marchis, Ugo Chiti, Pietro Grossi, Albert Mayr, GMM, Magazzini, Francesco Mazzoni, Luigi Ontani, Lamberto Pignotti, Carlo Pedretti.
Per l’introduzione che mi era stata affidata scelsi di costruire un preludio.
Ecco il testo che nacque.

I pensieri attivi del Museo Ideale Leonardo da Vinci, Città di Vinci, Biblioteca Leonardiana, 27 novembre 1993.

PRELUDIO N. 1

Prae-ludo
Pre-divertissement

Tono: provocatorio
Ritmo: incalzante
Intensità: forte

MUSEO

Mummia
Usata
Senza
Entusiasmo
Ossimorico

Oppure

Metafora
Utopica
Solare
Emozione
Orchestrale?

Essere un pezzo da museo

Oppure

Essere fresco come una rosa?
Museificare è uguale a mummificare

oppure

Museificare è uguale a reinventare?
Museificare è sacralizzare

oppure

Museificare è dissacrare?

Museo: chiuso, grigio, asfittico, immobile, impenetrabile, monotono, confuso, noioso… odore di muffa… suono labile e ripetitivo.

Oppure

Museo: emozione predisposta, messaggio coinvolgente, conoscenza progettuale, fonte di sensazioni, attrazione, dialogo, fonte di azioni conoscitive e di emozioni creative…
… odore di gelsomino
… sinfonia armoniosa

Luogo della conoscenza e dell’armonia predisposta, astronave, che dal passato al presente proietta nel futuro?
Eccolo, è questo il mio museo.
Serve per progettare e per creare il nuovo.

Il bambino tutto ragione e l’uomo tutto ragione non basta più, bisogna rimettergli le ali.

Ha un senso, oggi, una separazione fra razionalità e immaginazione?
Ha un senso oggi, attribuire una separazione fra razionalità e immaginazione?
Ha un senso, oggi, attribuire valori diversi a mente e sentimento?

Forse sono necessarie nuove identità, inedite forme del sé, affinché ognuno conservi il proprio mondo interiore, il proprio sistema di figurazione simbolica.
Se Kant invitava l’uomo ad avere il coraggio di sapere, oggi bisogna avere anche il coraggio di sentire, di recuperare l’intensità di un nuovo modo di vivere: interiore,soggettivo, personale… femminile?
Vivere il presente significa saper produrre nuove pratiche concettuali, ma anche percepire emozioni, forgiare creazioni, evitando ingenuità e approssimazioni.
Al bando superficialità e fumi ideologici: sono pericolosi.
L’impatto con l’opera d’arte è tensione dialogica e polemica, è liberarsi da un’idea dogmatica di verità e di bellezza.
Se il moderno è cultura del tempo presente il museo astronave è post-moderno?
Forse… se post-moderno è tendenza a fare un uso ironico del moderno.
E il museo astronave è per natura aperto al gioco.
Nel progressivo aumento della complessità della vita, la cultura deve evitare la stupefazione per il mutamento, anzi deve saper inventare e governare il mutamento.
Quindi, nel progettare un museo del futuro, o meglio una cultura per il futuro, ci servirà sì la conoscenza, l’impadronirsi mentale di cose e di fatti, ma la nostra carta vincente sarà la capacità di forgiare pensieri attivi.
E il pensiero attivo è leonardesco, perché come Leonardo sogna di volare.
Ma cosa sono i pensieri attivi?
Pensieri attivi sono azioni concepite, pensate nel profondo, idea-azioni, varietà di percezioni, piste per scoperte, bisogno di immaginario.
Pensiero attivo è scoprire il pathos nascosto delle cose, far sì che le cose esprimano il loro misterioso parlare sotterraneo.
Il pensiero attivo non descrive, preferisce evocare.
Ma evocare cosa?
Interpretazioni: azioni ermeneutiche, esegesi bizzarre, comunque fantasiose azioni.
Rappresentazioni: azioni figurate, simboliche, azioni spettacolarizzate e teatralizzate.
Esplorazioni: curiosità inventive, salti dalla non vita alla vita.
Rifrazioni: azioni riflesse allo specchio, moltiplicate all’infinito, bing-bang che si interfaccia in eterno.
Incrinazioni: fratture, spaesamenti, frammenti onirici.
Distrazioni: azioni semplici e misteriose, incanti con il naso per aria, che inseguono orizzonti, eterni viaggi incompiuti.
Seduzioni: azioni seducenti delle intelligenze costruttive, integrazioni, azioni ammalianti…
Immaginazioni: azioni inventate, immagini trasparenti, intuizioni geniali, utopici ghiribizzi – offrire suggestioni, questo è il problema! – appigli fantastici.
Astrazioni: azioni chimeriche, eterei castelli in aria, giochi mentali.
Creazioni: azioni iconiche, azione generate dal caos del genio, ars combinatoria, ars inventandi.
Emozioni: azioni amate, voluttuose azoni d’amore.
Provocazioni: azioni provocanti, stimolanti, che spingono le mani e la mente…
(voce fuori campo interrompe con tono irato)

  • Astrazioni, seduzioni, distrazioni, rappresentazioni… ora anche provocazioni… ma il museo è o non è una cosa seria?
  • Insomma sentiamo quale sarebbe quest’ultima provocazione!

Qual è l’ultima provocazione del mio pensiero attivo?
Il museo astronave, scaturito da così raffinati pensieri è maschio o femmina? È padre o madre?
Certo è che conserva e custodisce la roba, trasmette saperi mentre attrae col suo fascino, apparecchia conoscenze, governa saperi, partorisce emozioni, alleva creazioni…
(voce fuori campo con tono provocatorio e ironico)

  • Forse come le donne che hanno sette spiriti in corpo…

(altra voce fuori campo con tono sarcastico)

  • Chi donne pratica giudizio perde!

Conclusione: Il museo, l’arte, la cultura… il mondo “ è di chi lo sa canzonare”!


Nel 1994 ho scritto una presentazione dell’esperienza Il museo ideale Leonardo Da Vinci, nella rivista Ossimori.
«Il nuovo museo intende leggere in modo scientifico e dinamico questo poliedrico personaggio e al tempo stesso essere centro permanente di ricerca e confronto fra studiosi contemporanei. Si qualifica quindi non tanto come luogo del passato, ma del presente: qui si elaborano saperi della contemporaneità, qui si confrontano e si cimentano epistemologie diverse senza prevaricazioni o pretestuose gerarchie. Già a poco tempo dalla sua apertura si definisce subito come luogo di discussione e di elaborazione di idee, come costruzione di pensieri attivi. Dare corpo alle idee, costruire idee, azioni programmate e coordinate, configurarsi come macchina conoscitiva mai statica, ma dinamica, “astronave” in continua azione e propulsione, ansiosa di percorrere inconsueti spazi conoscitivi, “caleidoscopio” di rappresentazioni e di emozioni… questo è il “programma” del nuovo Museo di Vinci» (Sandra Landi, A proposito del Museo Ideale Leonardo Da Vinci, in «Ossimori», periodico di Antropologia e Scienze Umane, 1994).


Siamo nell’anno 2000, scelgo il melograno (Punica granatum), un albero con i frutti che sorridono per il “Sentiero di alberi e fiori diversi” nel “Giardino di Leonardo e dell’Utopia” del Museo Ideale Leonardo Da Vinci.


Griseldascrittura 2001 è teatro di molti interventi volti a evidenziare la complessità, l’intreccio interdisciplinare caratteristico di qualsiasi ricerca artistica. “Poesia muta. Immagini e parole” è il titolo affidato Franco Guerzoni e Alessandro Vezzosi; guidano un excursus che parte da Leonardo Da Vinci per giungere all’arte contemporanea, con gli straordinari Libri-opera, da toccarsi con le mani che chiude con il sogno dell’unione di tutte le arti.


Nel 2005 BUON COMPLEANNO LEONARDO! È il titolo della mostra-festa-evento che dal 15 aprile 2005, anniversario della nascita di Leonardo (15 aprile 1452), viene presentata in anteprima nel Museo Ideale Leonardo Da Vinci, dove verrà inaugurata domenica 17 aprile e resterà aperta al pubblico fino al 31 maggio 2005.
Promossa dall’Archivio Leonardismi del Museo Ideale, con presentazione di Carlo Pedretti, direttore dell’Armand Hammer Center for Leonardo Studies dell’Università di California a Los Angeles e di Alessandro Vezzosi (direttore del Museo Ideale Leonardo Da Vinci), consisterà nelle opere realizzate sulle pagine del calendario 2005 di Leonardo da – fra gli altri – pittori (Andrea Boyer, Franco Bulletti, Marcello Ciampolini, Aldo Frangioni, Giuliano Ghelli, Andrea Granchi, Berndt Kaute, Christopher Klein, Astrid Hjort, Angelo Majorana, Pindaro Michaeledes, Alessandro Nocentini, Giovanni Paszkowski, Alessandro Reggioli, Angelo Rinaldi, Silvia Silvestri, Fausto Thon, Chung Kuen Tso, Julia von Troschke …), scultori (Andrea Dami, Marcello Guasti, …), fotografi (Larry Beck, Stefano Giraldi, …), poeti visivi (Eugenio Miccini,…), grafici (Mario Lovergine, Fabio Mochi, Walter Sardonini …), disegnatori satirici (Sergio Staino, …) e di fumetti (Cavezzali – Ciantini, Lido Contemori, …), giornalisti (Umberto Cecchi, Vincenzo Mollica, …), scrittori (Piero Buscioni, Sandra Landi, Giovanni Lombardi, Daniela Marcheschi …), leonardisti (James Beck, Marco Cianchi, Yoritsugu Katagiri, Rocco Sinisgalli, …).
Sandra Landi costruisce “Gioconda con un filo di parole”, Archivio Leonardismi – MILDV, pubblicata in La Gioconda è nuda. Riscoperte e nuove icone, JFK Ediz, Brindisi 2010.


Il 2005-2006 segna l’adesione al manifesto “etico ad arte” “Salviamo Leonardo!”
“Salviamo Leonardo” è un manifesto etico ad arte redatto da Agnese Sabato e Alessandro Vezzosi per il Museo Ideale Leonardo Da Vinci, con la partecipazione di artisti e designer, architetti di musei e scrittori, storici e critici d’arte, scienziati, filosofi… da James Beck a Carlo Pedretti, da Alberto Moretti a Franco Guerzoni, da Mauro del Corso a Giuliano Gori, da Andrea Dami a Sandra Landi…

Da Leonardo. Mito e verità…, p. 152:
“Questo manifesto, definito “etico ad arte”, nasce per necessità, per la constatazione che Leonardo è sempre più famoso in tutto il mondo, ma viene anche sempre più inflazionato in luoghi comuni, mercificato, frainteso in interpretazioni banali, retoriche, romanzesche…
Il “fenomeno Leonardo” risulta già e rischia di essere ancor più vittima di equivoci, di speculazioni e di inibizioni, spesso imbrigliato e compromesso in situazioni senza etica e senza qualità…
“Salviamo Leonardo!” è un “manifesto” programmatico e una dichiarazione di poetica, come un segnale di allarme ma anche di fiducia nella ragione; un grido di indignazione, ma anche un richiamo alla libertà dell’arte e della ricerca, e al rigore dell’impegno civile, sociale e culturale.
Può far pensare ai manifesti del Futurismo e delle Avanguardie storiche, ma ovviamente con ben altri presupposti; è comunque una sfida e una provocazione concettuale, sempre in nome dell’etica, dell’arte e della conoscenza creativa.
È nato nel “Labirinto dei Vinci”, per iniziativa del Museo Ideale Leonardo Da Vinci che da dodici anni lavora per far conoscere Leonardo nella sua complessità e attualità, sempre cercando di distinguere il “vero” dal “falso”.
Redatto da Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato, si è sviluppato con un confronto in progress fra artisti, leonardisti, storici d’arte, scrittori, economisti e altri intellettuali (dalla musica al teatro, dalla museologia alla filosofia alla scienza,…): iniziando da Alessandro Mendini a Oliviero Toscani, da Marco Rubiola a Giulio Bizzarri, da Franco Guerzoni ad Alberto Moretti, da Raoul Dominguez a Massimo Ricci, da Andrea Granchi ad Andrea Dami, da James Beck a Carlo Pedretti, da Yoritsugu Katagiri a Hidehiro Ikegami, da Sandra Landi a Luciana Lazzeretti, da Nao Minamida a Marc-André Fournier, da Giuliano Gori a Mauro Del Corso…, etc.”.


E’ nata poi Arianna per il Labirinto di Leonardo
Il Labirinto è il più grande progetto di Leonardo mai realizzato. È una creazione permanente di arte-natura-scienza, destinata a crescere nel tempo e ad arricchirsi di ulteriori implicazioni concettuali, poetiche ed estetiche.
Il “Labirinto dei Vinci” è concepito come percorso simbolico della ricerca e della conoscenza e “i vinci” come nodo etico-emblematico di saperi e civiltà.
In base al disegno del “labirinto di Leonardo” (ricostruito da Alessandro Vezzosi dagli schizzi di Leonardo che si trovano nei circa 4.800 fogli dei suoi manoscritti a noi pervenuti), 1.500 salci – o “vinci” -, cioè rami di “vinco,” crescono sul terreno del “Giardino di Leonardo” (come sezione a cielo aperto del Museo Ideale e parco tematico alle porte della città diVinci). I rami saranno progressivamente intrecciati per delimitare i circa 800 metri del percorso del labirinto che occupa 3.000 m2 con un diametro di 60 metri.

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Arianna per il Labirinto di Leonardo
Arianna tesseva fili di luna nel labirinto acquatico della mente
e la matassa dipanava verso il futuro.
Furono giorni di ansie accovacciate nel maisempre
ma sognava di essere libera nel dispiegarsi del pensiero
nel lasciarsi trasportare in liquidità odorose di spazi senza giorni né ore
e mentre ascoltava gli sbadigli delle stelle, andava cercando il vibrare dell’eternità.
E noi? Non resta che liquefarsi nello stupore del vento in questo odore di ombre già serotine.


Nel 2005 inizia anche l’incredibile esperienza del Processo a Dan Brown.
Processo a Il codice da Vinci di Dan Brown
Leonardo Da Vinci è imputato di aver peccato contro Dio per essere adoratore del divino ordine della natura, omosessuale dichiarato e dedito alle attività demoniache come l’esumazione dei cadaveri per studiare l’anatomia umana; e per aver tenuto misteriosi diari scritti in calligrafia invertita che risultavano illeggibili ed aver affermato altresì di possedere il potere alchemico, di trasformare il piombo in oro, nonché prodotto un elisir che allontana la morte e costruito orrendi strumenti di guerra e di tortura.
In Vinci, Firenze, Milano, Roma, Amboise, fra il 1472 e il 1519
La notizia criminis è tratta dalla pagine 62 de Il codice da Vinci, opera letteraria di Dan Brown, insegnante di Inglese all’Università e storico dell’arte, residente nel New England (USA).
Verranno messe agli atti prove e testimonianze pervenute da diverse nazioni.
La giuria sarà costituita dal pubblico presente.

2005-2006
PROCESSI AL MITO DI LEONARDO

2005
9 aprile
LEONARDO: VERO O FALSO?
NEL CODICE DA VINCI DI DAN BROWN
Attività istruttoria per il “Processo al mito”
LAMPORECCHIO, VILLA ROSPIGLIOSI
sabato 9 aprile 2005
Lettura critica di
Alessandro Vezzosi, Direttore del Museo Ideale Leonardo Da Vinci
Con prove visive a cura di Agnese Sabato
Introduzione del Sindaco, Aldo Morelli
e dell’Assessore alla Cultura, Silvia Torrigiani
Interventi di
Gian Piero Ballotti, avvocato
Sandra Landi, scrittrice

2005
5 giugno
Villa di Groppoli (Pistoia)
Processo al mito di Leonardo
“Vero o falso nel Codice da Vinci di Dan Brown”
Si riuniscono nella Villa di Groppoli per celebrare il processo: Gian Piero Ballotti, Paolo Becagli, Eugenio Bonafede, Andrea Dami, Alfio Del Serra, Sandra Landi, Agnese Sabato, Alessandro Vezzosi.
Verranno messe agli atti prove e testimonianze pervenute da diverse Nazioni.
La giuria sarà costituita dal pubblico presente.
L’evento è organizzato dall’Associazione Amici di Groppoli, in collaborazione con Associazione Griseldascrittura e Associazione Internazionale Leonardo Da Vinci – Museo Ideale. È uno degli appuntamenti del work in progress “Processo al mito di Leonardo” del Museo Ideale Leonardo Da Vinci (Vinci).

2005
28 Agosto
Chiesa di San Tommaso, Certaldo
Griseldascrittura
“Processo al mito di Leonardo. Vero o falso nel Codice da Vinci di Dan Brown, Maddalena, moglie di Cristo o prostituta?”
Interventi di Gian Piero Ballotti Carla Corso, Margherita Hack, Luciana Lazzeretti, Litta Medri, Alessandro Vezzosi.

2005
13 novembre
Palazzo Grifoni, San Miniato
Processo d’appello al mito di Leonardo presente in Dan Brown, nel suo “Codice da Vinci”.
L’ultimo dei precedenti “processi” si è svolto a Certaldo, nella chiesa di San Tommaso. Verdetto: condanna dello scrittore statunitense. Il tema dominante è stato il ruolo di Maria Maddalena. Fu una peccatrice, come tramandato dalla tradizione, o non, piuttosto, la moglie di Gesù, o qualcos’altro? Interrogativo intrigante, reso tale anche dalla chiamata in causa di Leonardo Da Vinci, per la sua Ultima cena, per quell’apostolo alla sua destra, che sembra una donna.
Volle, Leonardo, gridare al mondo che Gesù e Maria Maddalena erano una coppia di sposi?
Se la vedranno, tra accusa e difesa: Sandra Landi, scrittrice e preside del liceo classico “Virgilio”, di Empoli; Litta Medri, direttrice del Giardino di Boboli; Franco Cardini, Anna Benvenuti e Isabella Gagliardi, docenti universitari; Gian Piero Ballotti, in qualità di “presidente del tribunale”; il direttore del Museo Ideale dedicato a Leonardo, Alessandro Vezzosi.


2006
27 agosto
Palazzo Pretorio, Certaldo
Griseldascrittura “Raccontare la scienza”
Alessandro Vezzosi presenta “Il fiore di Leonardo” scultura di Andrea Dami.

2006
15 dicembre
Salone Incontri della Casa del Popolo, Vinci
Presentazione del libro d’artista “Il lago che non c’è” di Andrea Dami, edito da Morgana Edizioni, con testi di Alessandra Borsetti Venier, Anna Brancolini, Agnese Sabato, Alessandro Vezzosi.
Dopo l’anteprima nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il volume è stato presentato a Vinci con interventi degli autori, del presidente dell’Associazione Civile Casa del Popolo di Vinci, Paola Brogi, e dell’Amministrazione Comunale di Vinci. Dopo l’introduzione di Luigi Ferrali, sono intervenuti l’artista Andrea Granchi (Accademia delle Belle Arti di Firenze), la scrittrice Sandra Landi (Direttore Istituto Regionale Ricerche Educative), il critico d’arte Alessandra Scappini (Presidente di Sincresis, Associazione culturale per le arti contemporanee).
Il libro documenta il lavoro dello scultore pistoiese Andrea Dami (il “Lago che non c’è”), in riferimento alle ricerche del Museo Ideale Leonardo Da Vinci per i suoi work in progress “Leonardo 500 anni dopo”.
Ed evidenzia, artisticamente e poeticamente, la riscoperta – nei dintorni di Vinci – dei resti in rovina dell’architettura romanica della millenaria chiesa di San Lorenzo in Arniano, in rapporto con il progetto di Leonardo (databile ai primi anni del ‘500) per la realizzazione di un lago per il padre ser Piero: questi morì il 9 luglio 1504, il lago non fu mai realizzato, la vita e la memoria del Popolo di San Lorenzo in Arniano sono andate disperse.
Con la presentazione del libro, fra tante altre riscoperte creative e riflessioni sui territori di Leonardo, quel Popolo di Arniano ritrova la sua voce e una sua identità.


2007
26 agosto
Palazzo Pretorio, Certaldo.
Griseldascrittura
Alessandra Borsetti Venier, artista-editore e Alessandro Vezzosi, critico d’arte presentano “sCorie in giallo” installazione di Elena Salvini Pierallini, artista.


2008
27 agosto
Palazzo Pretorio, Certaldo.
Griseldascrittura: “Musica e/è poesia
Dopo i discorsi inaugurali delle autorità, con Andrea Campinoti, Sindaco di Certaldo, Massimo Gennari, Presidente dell’Ente Nazionale “G. Boccaccio”, Sandra Landi, Presidente dell’Associazione culturale “Griselda”, e rappresentanti della Provincia di Firenze, il critico d’arte Alessandro Vezzosi, Direttore del Museo Ideale Leonardo da Vinci, presenta l’installazione sonora Hora harmonica di Albert Mayr. Una concezione della musica come attività estetica che si riallaccia, nella sua accezione matematico-fisica alla “musica temporale” che ha ispirato le ricerche di Keplero.


2008
29 novembre
Il Sindaco di Montecatini Terme, Ettore Severi e l’Amministratore Unico delle Terme di Montecatini, Giovanni Fiori presentano il volume “Leonardo Infinito” di Alessandro Vezzosi con la collaborazione di Agnese Sabato e l’introduzione di Carlo Pedretti. Edizioni Scripta Maneant.
29 novembre Sala Storica delle Terme Excelsior (viale Verdi, 61) a Montecatini Terme.
Introduce Sandra Landi, scrittrice e direttrice I.R.R.E. Toscana. Saranno presenti gli autori. Interviene Carlo Pedretti da Los Angeles.